La storia

La storia

 

il 1993

Le Parole ritrovate nascono a Trento nel 1993. L’idea fin da allora è di “darsi convegno assieme”, utenti, familiari, operatori, amministratori, cittadini. Scrivevamo nel presentare il primo incontro: “Non si tratta semplicemente di dare la parola a chi non l’ha sinora avuta, si tratta piuttosto di ritrovare assieme le parole…

Nel 1993 su questa idea ispiratrice abbiamo organizzato il primo Convegno nazionale, titolato appunto “Le Parole ritrovate”. Una grande partecipazione ed un grande entusiasmo da parte di operatori provenienti da Servizi di tutta Italia, di Associazioni di familiari, di utenti, di amministratori, di cittadini. Giornate, in quel lontano 1993, ricche di emozioni, di parole, di esperienze, di progetti per il futuro a cui poi non siamo riusciti a far seguire le giuste iniziative.

 

il 2000

Ci siamo successivamente risvegliati ridandoci convegno nell’ottobre 2000 per ritrovarci uniti dalla convinzione e dalla passione per il fareassieme.

A quel tempo il fareassieme non era ancora diventata la nostra parola chiave. Il legame era più con il movimento dell’auto aiuto e con le prime piccole esperienze di contaminazione e di collaborazione tra i mondi degli utenti e dei familiari e degli operatori.

Sicuramente fin da allora eravamo certi che in ciascuno di noi vi fossero non solo problemi ma anche risorse, credevamo nel cambiamento sempre possibile, nella radice profondamente umana, e quindi comune, presente in ogni esistenza, sana o sofferente che fosse, nel valore fondamentale della responsabilità personale, per tutti, anche per quanti potevano sembrarne più lontani.

E da quell’ottobre del 2000 non ci siamo più addormentati. Anzi! Ci siamo lasciati con l’impegno di dare vita ad un coordinamento “leggero” in grado di dare continuità e sicure radici a Le Parole ritrovate.

La cosa ha funzionato e la prima decisione è stata di ritrovarsi non solo in occasione dell’appuntamento nazionale annuale, ma anche in incontri regionali, per dare, in tante realtà specifiche e circoscritte, voce e visibilità più diretta alle cose che già si stavano facendo e alle tante che si sarebbero potute fare.

 

il 2001

Nel giugno del 2001 le prime, timide, esperienze lombarde del fareassieme si sono ritrovate a Cinisello Balsamo e quelle, altrettanto timide, siciliane a Catania. Sono stati 2 giorni di grande confronto e crescita. Giornate dalle quali si esce sollevati perché si tocca con mano quante cose belle e positive è possibile fareassieme.

Ed abbiamo capito che avevamo trovato la strada, il format direbbe qualcuno, giusta! Il più possibile a cerchio, in tanti a parlare e sempre di sé, un ascolto forte, la propositività di chi vuole investire nel fareassieme perché vuole credere in un possibile futuro migliore per ciascuno di noi. Un futuro che dipende anche dall’impegno e dalla responsabilità di ciascuno di noi. Nessun spazio alla polemica ed alla rivendicazione fine a se stessa, nessuna guerra contro nessuno. Il piacere di prendere avvio dalla propria esperienza e perciò dal proprio protagonismo per offrirlo agli altri e riceverne a propria volta stimoli ed esperienze.

Il tutto, ed è una delle cose che più ci ha fatto crescere in questi primi 10 anni, in un clima di grande amicalità, un clima dove parlando anzitutto di noi stessi non si ha tempo e voglia di parlar male degli altri, un clima che ti fa tornare a casa sempre con una qualche fiducia in più verso un futuro che diviene di volta in volta meno nero e impossibile.

 

il 2002-2003-2004

A gennaio 2002 ci siamo ritrovati a Genova, a maggio ad Alessandria ed a novembre a Sondrio.

Il 2003 ci ha visti ad Abano in aprile, a maggio a Monticchiello (Siena), a La Spezia in giugno, a Carbonia in settembre, a Magenta a novembre.

8 incontri, uno più ricco dell’altro nell’entusiasmo ancor più contagioso perché tipico di ogni inizio e forti della sempre maggior consapevolezza di stare seminando in un terreno straordinariamente fertile e recettivo.

Nel 2004 ci sono stati 3 incontri al Sud. A maggio a Scanzano Jonico (Matera) e a giugno a Biancavilla e a Riposto (Catania). Basilicata e Sicilia hanno accolto le Parole ritrovate con grande entusiasmo e abbiamo ancora una volta vissuto tutti la grande emozione del seminare assieme. Nel settembre ci siamo visti 2 giorni a Savona per un incontro regionale ligure e per uno nazionale sul tema della residenzialità. Sempre nel 2004 a novembre a Gubbio, in un incontro “oceanico”, quasi 400 partecipanti in una cittadina di 30.000 abitanti! Una giornata ricca di presenze, ma soprattutto di emozioni e di cuori.

 

il 2005

E poi il 2005 con 3 incontri in città di particolare significato: Milano, Bologna e Palermo. In tanti erano scettici e dubbiosi. La grande città appare spesso, a torto o a ragione, più difficile da conquistare. La realtà è andata oltre ogni rosea previsione. In tutti e 3 gli incontri abbiamo fatto il tutto esaurito e ancora una volta la formula semplice e il clima amicale delle Parole ritrovate ha avuto la meglio su timori, paure e pregiudizi. 3 giornate diverse, ma egualmente ricche e indimenticabili. E a novembre ci siamo trovati a Casale Monferrato, anche lì in tanti e con emozioni e testimonianze ricche e variegate.

 

il 2006

Il 2006 è iniziato a maggio con 2 appuntamenti ‘alpini’, a Longarone (Belluno) e a Morbegno (Sondrio). Grande partecipazione, a Morbegno eravamo circa in 400!, e come sempre il clima, la voglia di raccontare, il protagonismo sano di decine di persone che per la prima volta ritrovavano diritto di parola. A settembre Enna. Fino all’ultimo incertezze e preoccupazioni e poi anche lì 400 persone e un grande successo di presenze e di cuori. In autunno 4 appuntamenti, a Sanremo in ottobre, a Vicenza e a Imola in novembre, a Milano in dicembre. Come sempre gli scettici sono stati smentiti, i pessimisti hanno avuto torto, tante persone hanno toccato con mano che insieme è meglio!

 

il 2006 – Oceano dentro

Il 2006 è stato anche l’anno di un evento extra-ordinario promosso dal fareassieme trentino, ma sostenuto anche da Parole ritrovate.

Un equipaggio espressione del Servizio di salute mentale di Trento ha attraversato l’Oceano Atlantico in barca a vela! Da Cadice alle Antille, sulla rotta di Cristoforo Colombo, 4 utenti, 2 familiari, 1 operatore, 1 skipper, 1 giornalista, hanno vissuto uno dei sogni più antichi dell’uomo: sfidare l’immensità dell’Oceano marino attraversando anche il proprio Oceano interiore.

Un fareassieme  obbligato nei 18 metri della barca Margaux, un fareassieme straordinariamente ricco di umanità.

Ne è nato un film, ‘Oceano dentro’, per la regia di Sergio Damiani e Juliane Biasi, che sta girando con successo l’Italia, e non solo, sensibilizzando sui temi dello stigma e del pregiudizio verso la malattia mentale, che era poi l’obiettivo primo del viaggio. Presentato in Festival italiani ed europei ha vinto il 1° premio come miglior documentario all’Epizephiry Corto Film Festival 2009.

 

il 2007

 

E siamo al 2007, anno che resterà nella nostra storia per molti motivi.

Anzitutto abbiamo messo piede in 2 regioni importanti nelle quali non avevamo ancora organizzato incontri: la Toscana e il Lazio. A febbraio a Prato, a marzo a Roma!

I toscani si sono smentiti ed hanno per un giorno lasciato a casa la vis polemica che li caratterizza. Una bella e pacifica giornata.

A Roma, data per piazza quasi impossibile, dopo un lavoro preparatorio durato un anno si sono dati appuntamento in più di 300 e passa a dimostrazione che anche a Roma tutto è possibile se lo si fa assieme.

A giugno abbiamo, finalmente, fatto il nostro primo incontro di riflessione per capire ‘cosa vogliamo fare da grandi’. 2 giorni sulle colline intorno a Bologna, quasi in 100 a discutere appassionatamente del nostro futuro. Movimento leggero o associazione più radicata? Statuto o carta di intenti? Coordinamenti funzionali o direttivi forti? Non abbiamo deciso nulla ma ci siamo fatti una scorpacciata di democrazia diretta con appuntamento a gennaio 2008 per fare qualche altro passo avanti. Verso dove non si sa… ma sicuramente verso qualche bel posto!

In settembre ci siamo ritrovati in Sicilia, a Modica. E come sempre accade in Sicilia, in tantissimi, entusiasti e appassionati. In novembre siamo tornati in Liguria, a Sestri Levante, a rilanciare gruppi di auto aiuto e a seminare passione di fareassieme.

 

il 2007 – quel treno speciale per Pechino

Naturalmente il 2007 è stato, e rimane, soprattutto l’anno di quel treno speciale per Pechino.

Come tutte le nostre iniziative è partito da qualche battuta scherzosa fatta tra pochi amici, complice l’attraversata oceanica partita da Trento. La suggestione dell’idea un po’ alla volta ci ha preso in tanti e la favola è diventata realtà. Forti anche dell’ appoggio significativo del ministro alla salute del tempo, Livia Turco, e della collaborazione con l’ANPIS.

Siamo partiti in 208 l’8 agosto da Venezia sulle orme di Marco Polo. 77 utenti, 47 operatori, 28 familiari, 23 cittadini attivi, 33 liberi pensatori.

20 giorni vissuti sempre letteralmente fianco a fianco, nei piccoli scompartimenti della transiberiana come nelle soste ‘turistiche’ a Budapest, a Mosca, a Ulan Bator, negli incontri quotidiani di tanti gruppi impegnati a fare le cose più diverse, nelle emozioni individuali e collettive della comitiva più pazza del mondo!

Fino alla conclusione naturale a Pechino, nella splendida scenografia di una piazza della Città Proibita, tutti i 208 trasformati in uno striscione umano fatto di 208 magliette, ciascuna con una diversa lettera dell’alfabeto a comporre, in italiano e in inglese il titolo e il senso del viaggio: ‘quel treno speciale per Pechino – libera-mente assieme’ .

Come dall’attraversata dell’Oceano anche dal viaggio a Pechino ne è sortito un film: CIMAP, Cento Italiani Matti A Pechino, per la regia di Giovanni Piperno. CIMAP è stato presentato al Festival di Locarno è passato da moltissimi festival italiani ed europei ed è stato premiato come Migliore Documentario alla 16° edizione del Premio Libero Bizzarri DocFilmFest 2009. Anche in questo caso un film che fa cultura positiva sulla malattia mentale.

Del viaggio abbiamo parlato tanto in tanti posti, facendolo conoscere davvero in tutta Italia. Qui preme solo dire che la sua complicata e a volte faticosissima organizzazione ci ha fatto toccare con mano che il nostro tanto evocato fareassieme esiste davvero! Senza di esso ci saremmo arresi molto prima di iniziare anche solo ad immaginarlo.

 

il 2008 – il Giro d’Italia 

Se il 2007 è stato quello del treno per Pechino il 2008 è stato l’anno del Giro d’Italia, non quello ciclistico, ma quello di Parole ritrovate!

Deciso nel Convegno nazionale dell’ottobre 2007, il Giro d’Italia ha voluto portare Parole Ritrovate nel maggior numero di località possibili, nel maggior numero di regioni italiane, per dare testimonianze e stimoli soprattutto dove non eravamo mai stati.

Da aprile a giugno abbiamo organizzato un numero sempre crescente di tappe, tutte simili ma tutte diverse. Incontri di scambio di esperienze, feste, cene, celebrazioni del trentennale della 180 e chi più ne ha più ne metta. Col passare delle settimane le tappe si sono moltiplicate ed alla fine siamo giunti alla festa finale sull’Etna ed eravamo alla 29.esima tappa!!!

Siamo partiti dal Friuli, profondissimo nordest e siamo arrivati in Sicilia, profondissimo sud e conclusione obbligata con la scelta non casuale dell’Etna.

Col passare delle tappe la passione è cresciuta. Sempre accompagnati dal nostro Sito che ha proposto foto e commenti in tempo reale e soprattutto dalla mitica bandiera del Giro. Un’idea che si è rivelata straordinariamente vincente e che ci accompagnerà, non solo simbolicamente, negli anni. Come tutte le idee vincenti ha dalla sua la semplicità ed il valore simbolico. Per ogni tappa il gruppo organizzatore locale ha preparato un riquadro di stoffa leggera, 40 cm x 40 cm. Quadrato dopo quadrato, cuciti in ordine progressivo, ha preso forma una bandiera, composta di 32 quadrati, i 29 delle 29 tappe più 3 generali. Un vero bandierone di 3,20 x 1,60 metri. 5 metri quadrati di colori e di passioni ! E i tantissimi che ne hanno seguito la crescita fino alla definitiva conclusione sull’Etna se ne sono davvero innamorati.

Come dicevamo, la 1^ tappa in Friuli, a Gemona. La prima volta in assoluto in Friuli. Tante persone, tanto entusiasmo ed il primo pezzo della bandiera !

Dal Friuli al Trentino. Tappe a Trento ed a Cles, Val di Non. Soprattutto a Cles giornata piena con un torneo di calcio ad arricchire la giornata.

Dal Trentino al Veneto. Prima tappa a Mestre, in un luogo suggestivo, un ostello per persone senza fissa dimora, dove però ci siamo fatti prendere più dalle proteste che dalle proposte.  A seguire Thiene, gruppi di auto aiuto e non solo, una delle tappe più affollate e Feltre, luogo nuovo e ricco di stimoli, non ultimo la visita al suggestivo Museo dei Sogni.

La Lombardia, Milano, Brescia e Morbegno. A Milano una giornata metropolitana per i numeri e il mix di testimonianze e sport. A Brescia una serata-dibattito sulla 180 con tanti attirati ed incuriositi dal nostro fareassieme che non era molto di casa. A Morbegno (Sondrio)  mostra fotografica del treno per Pechino con contributi pittorici locali.

Una quasi prima in Piemonte, a Cortandone, uno dei paesi più piccoli d’Italia, 200 abitanti, vicino ad Asti. Una cena molto partecipata e molto piemontese, ossia molto buona.

Liguria, Genova, pomeriggio di incontro e festa con l’Associazione Assieme è Meglio e tante leccornie, ma così tante che in Liguria non si erano mai viste !

E siamo all’Emilia-Romagna con il record di tappe, ben cinque, alla pari con il Lazio. Si comincia con Parma, cena succulenta e film cinesi, seguono Imola con grande festa in un prato attrezzato e vivacizzato da cento iniziative, Reggio Emilia ad accompagnare un riuscitissimo convegno sugli uditori di voci, Bologna incontro-confronto sui progetti emiliani del fareassieme, San Lazzaro di Savena, serata sul treno speciale per Pechino.

Dall’Emilia-Romagna alla Toscana, con Prato in festa, una giornata con dibattito, pallastrada e cena etnica.

Umbria, consueta Gubbio, celebrazione in piazza e poi gita in montagna con gli amici del CAI.

In Sardegna, a Serrenti, nel cuore del Medio Campidano, giornata di testimonianze, con il trekking in primissima fila.

In Lazio, 5 tappe. Comincia Roma, con la celebrazione dei 30 anni della 180, segue Frosinone, scampagnata nei monti della Ciociaria, Cave, passeggiata ricca di storia lungo le vie consolari, Frascati, intrattenimento e tanto calcio, Minturno-Latina, giornata di mare, di sole, di buoni incontri.

E siamo al Sud ! Prima tappa, a Napoli nella Villa di Scampia. Un pomeriggio davvero particolare. In tantissimi in un quartiere simbolo dove di fareassieme si sente un bisogno profondo.

Segue la Calabria, Serra San Bruno, con la storia di una vecchia struttura psichiatrica che doveva chiudere e il coinvolgimento del paese.

E siamo all’arrivo in Sicilia. Una tappa a Siracusa, all’ippodromo, con scambi appassionati e numeri teatrali ben riusciti. E poi il gran finale con tanti amici convenuti un po’ da tutta Italia. Un pomeriggio di esperienze ‘caldissime’ a Paternò, complice anche la rottura dell’impianto di aria condizionata, e poi la festa conclusiva sull’Etna. Una bella camminata sulle pendici del vulcano, pranzo ricco, bilancio del Giro e programmi 2009. Infine il momento più atteso: L’alzabandiera ! Bella e commovente per il tanto che significa e che ciascuno di noi ci può facilmente vedere.

 

il 2008 – le riflessioni

Lasciamo il Giro d’Italia e ricordiamo altri 2 eventi importanti del 2008. A gennaio e a marzo ci siamo ridati appuntamento sulle colline di Bologna. A gennaio per discutere di noi e dei nostri progetti. In un clima come sempre di grande confronto e partecipazione. Con molti ‘vecchi’ di Parole ritrovate, ma anche con tante ‘matricole’ a portare nuovi stimoli. A marzo 2 giorni dedicati all’autoformazione, con la scelta dei temi più gettonati e la loro discussione. Complessivamente nei 2 incontri hanno partecipato più di 250 persone, il che non è poco davvero.

 

il 2009 – gli incontri tematici

E veniamo al 2009. È l’anno degli incontri tematici.

Un’esigenza che si avvertiva da tempo per legare il nostro mondo con la forza delle sue testimonianze e delle sue esperienze di fareassieme  ai temi che più toccano il quotidiano di chi, a vario titolo, vive il mondo del disagio psichico.

5 i temi scelti: la crisi, la casa, il lavoro, i familiari, la socialità. 19 gli incontri programmati, 7 nazionali, 12 regionali tutti finalizzati a offrire ai partecipanti, e non solo a loro, occasioni importanti di riflessione e soprattutto proposte di percorsi utili a migliorare le scelte di vita di tutti gli interessati.

Mentre andiamo in stampa, alla fine di ottobre, siamo arrivati a più di due terzi degli appuntamenti fissati.

3 incontri si sono già svolti sull’abitare: a Bologna, a Chiavenna, a Cles (Trento). Si sono confrontate più di 1.000 persone in 3 incontri davvero riusciti. Ormai la formula è talmente collaudata che tutto va in automatico e non ci si meraviglia nemmeno più tanto che clima e contributi siano sempre così partecipati e riusciti.

3 incontri dedicati al lavoro: a La Spezia, a Napoli e a Brescia. Tantissimi anche a parlare di lavoro con proposte e suggestioni di grande interesse.

1 incontro sulla famiglia e sulla crisi in Sicilia, alle Gole dell’Alcantara, splendido luogo con davvero ‘tutto esaurito’.

E ancora ci siamo trovati a Como, fare assieme e sport,  a Frosinone, la responsabilità e la legge 180, a Modena, la Recovery, a Gemona, il fareassieme.

L’ultimo in ordine di tempo, a metà settembre in Sardegna, nel Medio Campidano; tema la famiglia con contorno di turismo culturale e marino con la bellissima Reggia nuragica e la suggestione di una vecchia miniera.

Altri incontri ci aspettano in autunno (Serra San Bruno-Cosenza, Bassano, Milano, Modena, Roma) e l’impegno è di tirare poi le fila di tutto per mettere a disposizione dell’intero nostro movimento e di quanti sono coinvolti nel mondo della salute mentale quanto saremo riusciti a costruire.

 

il 2009 – L’Aquila

Il 2009 ha visto poi un incontro del tutto eccezionale, per tempo e luogo, a Ferragosto a L’Aquila. Parole ritrovate non erano mai venute in Abruzzo e farlo in un giorno così particolare e in una città in tragica emergenza ha assunto una veste davvero fuori dell’ordinario.

In un centinaio, da svariate regioni d’Italia, abbiamo scelto di ‘festeggiare’ Ferragosto con gli amici della salute mentale aquilana. La cosa più straordinaria è stata la presenza di oltre 30 friulani tesa a portare la memoria del loro terremoto e a testimoniare che rialzarsi è possibile, si deve farlo, e naturalmente il più possibile assieme!

 

il 2009 – fareassieme la ‘nostra’ scuola a Muyeye

Oltre agli incontri tematici il 2009 ci ha visti, come ormai di consueto, darci appuntamento a gennaio sulle colline di Bologna per discutere di noi e dei nostri progetti.

Tanti argomenti, ma uno su tutti, l’Africa. Il progetto – contribuire a costruire una scuola in Africa – vive ormai da un paio d’anni ed oggi ha anche un nome preciso. “fareassieme la ‘nostra’ scuola a Muyeye. Un ramo di follia fa più bello l’albero della vita

L’idea di fondo che ci ha spinto in questa direzione, anche in questo caso, è quella di veicolare verso il mondo della salute mentale un’attenzione positiva volta a contrastare lo stigma e i tanti pregiudizi che ancora la accompagnano.

Un gruppo numeroso di utenti, familiari, operatori e cittadini della salute mentale di tutta Italia si impegna fattivamente, sia a livello di contribuzione economica che di presenza personale, in un progetto di cooperazione internazionale, nello specifico nella costruzione di una scuola.

Il messaggio che vogliamo mandare è molto semplice. La follia non è solo o soprattutto dolore, sconfitta, pericolosità, incomprensibilità, solitudine. Il mondo della follia può servire a rendere più vivibile e giusto il pianeta, fa bene all’albero della vita.

Durante i 5-6 mesi necessari per costruire la scuola, da novembre 2009 ad aprile 2010, diversi gruppi di Parole ritrovate si recheranno sul posto per accompagnare in modo attivo il progetto e per stabilire rapporti di amicizia e di scambio con la popolazione del villaggio dove sorgerà la scuola.

Questi incontri sono destinati a permanere nel tempo e a dar vita ad un rapporto stabile tra il mondo di Parole ritrovate e gli abitanti del villaggio, anche al fine di mettere in campo altre iniziative.

Ogni gruppo regionale di Parole ritrovate renderà visibile il progetto nel proprio territorio, mentre il nostro coordinamento nazionale lo seguirà a livello italiano.

Le Parole ritrovate hanno individuato nell’Associazione Itake il partner per la realizzazione del progetto finalizzato a costruire la scuola nel villaggio di Muyeye in Kenya.

E mentre leggerete queste righe a Muyeye sarà stato aperto il cantiere e la ‘nostra’ scuola starà diventando una possibilità di futuro per tanti di quei ragazzini africani ancora condannati a vivere senza futuro.

 

tutti un po’ più ricchi e sapienti  

E chiudiamo con le riflessioni di sempre. Tutti i nostri incontri, e chi vi ha preso parte lo sa bene, sono stati momenti molto partecipati e soprattutto di grande intensità emotiva in una condivisione reale di esperienze e di progetti tra familiari e operatori, utenti e cittadini, animati da una comune certezza.

Fareassieme permette a ciascuno di noi, senza distinzioni di ruoli e di etichette, di uscire dalle secche della sofferenza disperata, dell’impotenza arrabbiata o rassegnata, della delega inutile e dannosa.

Fareassieme porta a recuperare responsabilità e protagonismo, riconcilia artificiose contrapposizioni, dà finalmente pregio ai saperi, al valore insostituibile dell’esperienza di ciascuno.

Fareassieme non ha ricette magiche, né tessere che ci vincolano a qualcosa o a qualcuno. È una grande bella e semplice opportunità. Dove ciascuno da e prende frammenti di sé e del suo sapere. Cosicché alla fine tutti siamo un po’ più ricchi e sapienti !

 

il sito WEB e le altre iniziative

Dal Coordinamento è nato anche un sito WEB, che quest’anno è stato finalmente ristrutturato, dove ciascuno di noi può scrivere quello che sta facendo e leggere le esperienze di altri amici sparsi per l’Italia, oltre che naturalmente avere notizie delle iniziative che si stanno attuando. Usiamolo / usatelo sempre di più !

 

gli Incontri nazionali 2000-2009

Naturalmente non potremmo chiudere questa nostra storia senza parlare degli Incontri nazionali.

Da quando siamo (ri)partiti nel 2000 ad oggi, ogni ottobre ci siamo dati convegno a Trento. Dal giovedì al sabato mattina per ogni possibile testimonianza, per socializzare le esperienze più diverse, soprattutto per far respirare ai ‘nuovi’ del movimento quel clima unico che gli incontri di Parole ritrovate sempre riescono a creare ed offrire.

E questo è il motivo vero per cui gli Incontri nazionali si sono radicati e hanno acquisito senso e ragione importantissime. Cartina di tornasole il fatto che i partecipanti sono, sempre più spesso, in maggioranza, alla loro prima esperienza, attirati evidentemente dalla buona fama di cui godiamo.

Ancora di più, se possibile, il gradimento espresso dai ‘nuovi’ e l’entusiasmo con cui sempre più stanno trasferendo nelle loro realtà territoriali i nostri semplici messaggi dando così vita a molteplici iniziative locali.

In questi 10 anni gli Incontri hanno mantenuto sostanzialmente invariate le loro caratteristiche fondamentali. Hanno ospitato con parsimonia, per non togliere spazio al parlare dei più, alcuni personaggi a noi vicini per pensiero e per pratiche. Beppe Lumia nei primi anni, Arturo Paoli, grande teologo della liberazione, Ron Coleman, habitué negli ultimi, Massimo Cirri quest’anno e tanti altri ancora. In questi 10 anni gli Incontri hanno mantenuto sostanzialmente invariate le loro caratteristiche fondamentali.

2 dati su tutti. Il numero dei partecipanti è in costante crescita; e quest’anno abbiamo raggiunto e superato il traguardo dei 1000. Ed infine il rapporto tra partecipanti e persone che prendono la parola. Mai meno del 20-25% . Un record di protagonismo che ha pochi eguali.

Infine la pubblicazione degli Atti. Sin dal primo Incontro la Regione Trentino Alto Adige ci ha dato il suo sostegno stampando il materiale informativo e gli Atti dei vari Incontri. In questo modo abbiamo la memoria scritta di tutti i nostri 10 Incontri nazionali, con tutte le centinaia e centinaia di interventi fatti, raccolti , sbobinati e corretti da tanti eccezionali volontari. Chi volesse leggerli li trova sul sito.

 

ottimo 2010

La nostra è una famiglia che vuole continuare a crescere come ha fatto in questi suoi primi 10 anni.

Ottimo 2010 ed ancora una volta, parole ritrovate, buon viaggio!!

 

 

 

Il Gruppo di Coordinamento nazionale

de Le parole ritrovate

 

(Trento), novembre 2009




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